1. La storia del Levriero Afghano. Parte prima: l'arrivo.

Questo articolo non può che iniziare con un doveroso ringraziamento speciale, Steve Tillotson (UK). Steve, che purtroppo ci ha lasciato recentemente, ha costruito un sito  http://www.afghanhoundtimes.com dedicato alla storia di questo bellissimo cane. Questo sito è stato, ovviamente, uno dei punti fermi della mia ricerca.

Traduzione amatoriale

Inserisco questo pensiero di Bill Hall (Scrittore, autore di “The Afghan Hound: Conversations with the Breed's Pioneers” ed altre pubblicazioni sul Levriero Afghano) che troveremo in questo percorso.

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Tutti gli appassionati di cani, se veramente interessati alla propria razza, devono trarre piacere dal risalire alla sua evoluzione........

Tornare indietro nella storia antica di una razza come questa è ancora più interessante quando ha un bagaglio culturale intricato e ci sono poche razze al giorno d'oggi con una storia più affascinante ….


Mr.T.R.Tufnell (1822-1898), il pioniere del Levriero Afghano

Mr. Tufnell è stato uno dei primi importatori registrati di cani dall’Afghanistan. Da due dei sui cani importati, Roostam e Motee, nacque Rajah II nel 1883 e probabilmente Tufnell è il primo allevatori di Levrieri Afghani in UK. Lavorò a stretto contatto con il Signor W.K. Taunton (1845-1927). Taunton è stato un altro allevatore pioniere di Levrieri Afghani importando “Khelat” dall’Afghanistan, che pare assomigliasse più ad un cane da pastore. Motee, che più tardi passò di proprietà a Taunton, fu esposta al Crystal Palace Show (Il Crystal Palace era una struttura in ghisa e lastre di vetro originariamente costruita ad Hyde Park, Londra, per ospitare la Grande Esposizione del 1851), a Londra nel luglio del 1885.


Le importazioni dei primi del ‘900

Una delle prime importazioni degli inizi del ‘900 conosciute, sono di una coppia di  cani, Muckmul e Mooroo, identificato come Barukhzy hound o Levriero Afghano appartenente al Maggiore Mackenzie. Questi cani erano scarsamente ricoperti di pelo, come i cosiddetti Afghani del deserto importati di seguito dal Maggiore Bell-Murray, mentre Zardin (importato dal Capitano Barff nel 1907 da Quetta, nell’attuale Pakistan) era considerato un cane del “tipo da montagna” in quanto aveva il corpo ricoperto da pelo più spesso e lungo.

I Barukhzy hounds sono anche menzionati in British Dogs, Their Points, Selection, And Show Preparation, 1903, di W. D. Drury, dove è citato il maggiore Mackenzie, che scrive così: "Il cane sportivo dell'Afghanistan, a volte chiamato Cabul Dog, è stato chiamato Barukhzy Hound per essere stato utilizzato principalmente dai sirdars sportivi della famiglia reale Barukhzy. Proviene da Balkh, la provincia nord-orientale dell'Afghanistan, dove si crede che cani di questa varietà siano entrati nell'arca con Noè. Che si tratti di una vecchia varietà (probabilmente la più antica razza domestica esistente) è dimostrato da antichissime incisioni rupestri, all'interno delle grotte di Balkh (sito preistorico Aq Kupruk, dove sono state rinvenuti petroglifi catalogati anche dal Prof. Louis Dupree “Prehistoric Research in Afghanistan 1959-1966. Purtroppo non ci sono foto reperibili e quindi ci si basa solo sulle testimonianze storiche dell’epoca), di cani esattamente come il Barukhzy Hound di oggi. Su alcune di queste incisioni, di dimensioni colossali, ci sono iscrizioni di data molto più tarda, che furono scritte dagli invasori sotto Alessandro Magno".

 

Chi sono i Sirdars?

Questa fotografia di Sir Frederick Roberts (1832-1914) e dei sirdars afgani (nobili) proviene da un album di rare fotografie storiche che ritraggono persone e luoghi associati alla seconda guerra anglo-afghana. Roberts era un ufficiale dell'esercito britannico ed è seduto tra uomini e ragazzi afgani, che indossano tutti turbanti e vestiti calorosamente con chapan (soprabiti) o tuniche. La seconda guerra anglo-afghana iniziò nel novembre 1878 quando la Gran Bretagna, timorosa di quella che vedeva come una crescente influenza russa in Afghanistan, invase il paese dall'India britannica. La prima fase della guerra si concluse nel maggio 1879 con il Trattato di Gandamak, che consentiva agli afghani di mantenere la sovranità interna ma li obbligava a cedere il controllo della loro politica estera agli inglesi. I combattimenti ripresero nel settembre 1879, dopo una rivolta anti-britannica a Kabul, e infine si conclusero nel settembre 1880 con la decisiva battaglia di Kandahar.


Nel 1925 la pubblicazione americana "The Dog Fancier" pubblicò un articolo di Evelyn Denyer intitolato "The Afghan an Ancient Breed" che scrive:

 ….."La discendenza del Levriero Afghano non può essere rintracciata: si potrebbe dire che questo cane non avesse antenati. Si dice che sia il primo cane. Non ha alcuna parentela con i primi cani selvatici, perché non erano niente di più o di meno che lupi. Il tipo è rimasto fedele nel corso dei secoli, grazie agli sportivi Sirdars dell'Afghanistan, che hanno così gelosamente custodito la razza. Ancora oggi i Sirdars continuano il loro compito autoimposto e rendono difficile e delicato l'ottenimento di esemplari. Le femmine sono tenute in stretto isolamento dalle donne del paese e sono sorvegliate selettivamente come le giumente d'Arabia, in modo che l'importazione di sangue straniero sia praticamente impossibile. Le femmine vengono rilasciate per la caccia, poiché i cani cacciano invariabilmente in coppia, maschio e femmina. Il maschio viene addestrato ad attaccare la gola e la cagna ad affrontare i posteriori. Entrambi sono dotati di grande coraggio. È noto che i cani abbattono i leopardi "da soli", ma cacciare singolarmente è molto insolito. A causa della loro vita isolata, le femmine sono molto timide. Le caratteristiche della riservatezza e della timidezza sembrano aderire alle femmine allevate in tutti i paesi, e, inoltre, mantengono la loro preferenza per le donne proprietarie, È raro trovare qualche traccia di ferocia in un afghano e non credo che tali tratti sono mai stati conosciuti nel loro contatto con esseri umani o altri membri della razza canina, la loro dignitosa indifferenza verso persone diverse dai loro proprietari e dai parenti stretti è una tendenza eccezionale che è innata. Questo, insieme alla loro bellezza, grazia di movimento e l'eleganza sono i segni esteriori del loro lignaggio antico e aristocratico ". 

Evelyn Denyer 1925, membro fondatore e segretaria dell’Afghan Hound Club (AHC) di Inghilterra, primo club di razza di Levrieri Afghani al mondo, nato nel 1925. 

Mrs Denyer è stata la prima persona a ottenere l’affisso per la razza (“di Kaf”) e ha allevato esclusivamente dal ceppo Bell-Murray. Mrs Denyer e l’AHC hanno redatto il primo standard di razza nel 1925 che è noto anche come “The Denyer Standard”.



L’inizio della popolarità

La popolarità del Levriero Afghano, meravigliosa razza, inizia con il Capitano Barff e Zardin. Purtroppo non si avevano tante notizie e soprattutto foto. Un fortunato incontro ad una mostra cinofila in Inghilterra tra una proprietaria di un Levriero Afghano ed un Signore che si presenta come William Barff, nipote del Capitano John Barff, l’importatore di Zardin, porta nuove informazioni.  William Barff confessa di avere un album compilato dal nonno, di fotografie inedite di Zardin e della Famiglia Barff.

Il Capitano John Barff (1871-1941) era un avventuriero e viaggiò in tanti paesi. Si sposò in India, nel 1902, dove per alcuni anni fu Segretario della mensa ufficiali a Quetta, Baluchistan, Afghanistan - ora parte del Pakistan - (il Quetta Club era un enorme accampamento militare con numerose attività ricreative, sociali e culturali) ed in questo periodo acquistò Zardin. Successivamente nel 1908, fu nominato Direttore dei Bagni Romani di Bath, in Inghilterra. 

(Terme romane di Bath, da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Le terme romane di Bath furono costruite ai tempi dell'imperatore Vespasiano, nel 75 d.C., nella città allora chiamata Aquae Sulis. Pare infatti che in questa zona, fin dal 10000 a.C., dal sottosuolo fuoriuscisse acqua, ancor oggi visibile. Erano conosciute in tutto l'Impero Romano e frequentate da gente di ogni classe sociale. Il complesso comprendeva anche un tempio dedicato a Sulis, antica dea celtica dell'acqua, e alla dea romana Minerva. Nel 410, con l'abbandono della Britannia da parte delle legioni romane, le terme vennero abbandonate e l'Inghilterra fu invasa dai Sassoni, che conquistarono la città nel 577. La struttura cadde in sfacelo e si allagò. Per arginare l'acqua si mise del pietrisco negli ambienti, che con l'acqua si trasformò in fango nerastro che sommerse le terme.

La rinascita. Mentre la città di Bath prosperava grazie al commercio della lana, le Terme caddero nell'oblio fino al 1755, quando il dandy Beau Nash ne fece l'elegante ritrovo dell'aristocrazia londinese.)


Nel 1935, all’età di 67 anni, il Capitano Barff fece un ultimo viaggio in India rimanendovi diversi mesi prima di ritornare a casa.



ZARDIN

1902-1907. Zardin nasce nel 1902 nella provincia del Seistan nell’allora Persia (ora Iran) confinante con l’Afghanistan. Fu esposto a Quetta, originariamente nel Baluchistan, India Britannica che ora fa parte del Pakistan. L’Indian Kennel Club (IKC) fece una descrizione di Zardin che fu redatta nel 1906. Questa descrizione è stata la base dello standard britannico per la razza Levriero Afghano.

1907-1908. Zardin viene presentato alla Regina Alexandra a Buckingham Palace. Vedi annuncio sottostante.

1909-1911. Zardin vinse la classe per cani stranieri al Cruft nel 1909, 1910 e 1911. Solo nel 1925 furono programmate le classi per i Levrieri Afghani al Crufts. Zardin è importante perché è stato il modello per i primi standard di razza del Levriero Afghano.

Successivamente fu venduto ad un commerciante di cani , Mr Shackleton, che aveva un’attività commerciale nel mercato londinese di Leadenhall (questo mercato esiste ancora oggi). Zardin ebbe una discendenza di due cuccioli (Moti ed un’altra femmina dal nome sconosciuto), ma nessuno dei suoi figli appare in nessun pedigree della razza, in nessuna parte del mondo.

Dai cataloghi riportati sopra si possono notare i passaggi di proprietà di Zardin.


Moti, 1912, la figlia di Zardin. La madre era una femmina di proprietà dello stesso Mr Shackleton. Le cucciole furono vendute una al Capitano Hamilton, un allevatore di Dublino di Bulldog e Alani, e l’altra fu venduta al Sig. Hadden di Portlock Somerset; il Sig. Hadden la chiamò Moti.


Una foto rara di Lass, scattata al Crufts 1911 dove sfilò assieme al suo compagno di allevamento Zardin; entrambi erano di proprietà del Mr.Shackleton. Lass non era registrata al Kennel Club e il suo pedigree è sconosciuto, ma è stata allevata dal Capitano Barff.


MAJ. GRAHAM BELL MURRAY (1881-1955)

Graham Bell-Murray nacque in Scozia nel 1881. Dopo la scuola si arruolò, nel 1901, e prese parte ai funerali della Regina Vittoria, che morì in quello stesso anno, in quanto si era unito agli ufficiali britannici della Compagnia dell’esercito indiano; era un secondo tenente e di stanza alla guarnigione e fortezza di Sua Maestà, a Tower Hill. Nel 1902 fu inviato a Bangalore, nell’India meridionale. Nel 1907 tornò in Scozia e si sposò. La loro prima figlia nacque in India nel 1908. Nel 1912 la famiglia acquistò Begum, il primo Levriero Afghano e tra il 1912 ed il 1920 ottenne nove cani nativi e tutti furono portati  in Inghilterra.

Negli ultimi mesi del 1920 la Sig.ra Bell-Murray, le figlie e la Signa Jean C.Manson (che successivamente collaborò nell'allevamento dei Levrieri Afghani Bell-Murray), tornarono in Scozia. E’ quasi certo che i cani arrivarono assieme a loro e non essendo chiaro se il lotto era di “acquisizioni native” o allevati dal Maggiore in Afghanistan, si sa per certo che fra gli arrivi c’erano Begum, Rajah, Pushum, Ranee, Kanee, Straker, Ooty e Baluch. Dovettero fare una quarantena di sei mesi. Al termine della quarantena, alla fine di marzo 1921, le due femmine Begum e Pushum entrarono in stagione e così il 14 giugno 1921 all’età di quattro anni Pushum ebbe la prima cucciolata britannica di Levrieri Afghani Bell-Murray e con una settimana di ritardo partorì anche Begum a otto anni di età. Il giovane Ooty di appena un anno, fu il padre delle due cucciolate. Nel mese successivo si trasferirono a The Cove a Kirkpatrick-Fleming, in Scozia, dove vissero dal 1921 al 1928. Nel dicembre 1924, causa il fallimento per una cambiale firmata, i Levrieri Afghani Bell-Murray, furono intestati tutti a Miss Manson. 

Jean Manson, iniziò a pubblicizzare i Levrieri Afghani che andarono al Crufts nel 1922 e 1923 con proprietà Bell-Murray e nel 1925, 1926 e 1927 a nome di Miss Manson. Nel 1926 Miss Manson portò un cospicuo lotto di Levrieri Afghani in America e dove rimase alcuni mesi. Nel 1928 al Crufts fu presentato Ch Sirdar of Ghazni che fece il suo primo BOB. Il Maggiore Bell-Murray giudicò la razza al Royal Veterinary College Dog Show che si tenne in ottobre 1927 al Crystal Palace di Londra, dove BOB fu il maschio Taj Mahip di Kaf di J.Barton (Evelyn Denyer) e BOS la femmina Shadi di A.B.Willen; in tale occasione i Levrieri Afghani di tipo Ghazni non parteciparono. Miss Manson morì nel 1980 a 88 anni.

Il Maggiore Graham Bell-Murray, portando in occidente il primo significativo gruppo di Levrieri Afghani, avviò un programma di allevamento che dura ancora oggi ed il ceppo fondatore divenne noto in tutto il mondo come “i Levrieri Afghani Bell-Murray”. Se possiedi un Levriero Afghano brindle, ora sai che il tuo cane ha un legame genetico diretto con la femmina brindle Pushum del Maggiore Bell-Murray, in quanto è l’unica origine nota di questo tipo di colore nella razza.


MAGGIORE E Mrs MARY AMPS, I LEVRIERI AFGHANI GHAZNI

Il maggiore Amps era un ufficiale dell’esercito britannico e fu inviato a Kabul nel 1919. Si sposò in India, dove Mrs Amps visse per ragioni di sicurezza in quanto l’Afghanistan era ritenuto troppo pericoloso per la famiglia. Mentre Mrs Amps era in India il Maggiore ottenne il suo primo Levriero Afghano Khan of Ghazni e glielo inviò, dando così inizio all’allevamento Ghazni. Gli Amps avevano un allevamento a Peshewar, nella provincia nord-occidentale dell’Afghanistan (che attualmente fa parte del Pakistan dopo la divisione dall’India nel 1947) ed un allevamento a Kabul. Mrs Amps iniziò a esporre i suoi Levrieri Afghani alle mostre canine in India, dove Sirdar ha avuto molto successo.

Mrs Amps e Ch Sirdar Of Ghazni, 1930


Nel 1925 gli Amps ritornarono in Inghilterra e Mrs Amps, avviò un acceso dibattito, sia sui giornali nazionali che sui giornali specializzati in cinofilia, con l’allevamento Bell-Murray Afghan Hound, i quali si accusarono a vicenda di non avere il tipo corretto di Levriero Afghano. Mrs Amps riconobbe di non essere la pioniera della razza nel Regno Unito e che quella menzione apparteneva al Maggiore Bell-Murray e Jean Manson (Cove Afghan Hound), Evelyn Denyer (Kaf Afghan Hound) e molti altri allevamenti pionieristici come Razmak Afghan Hounds di Mrs De La Motte, Larkbeare Afghan Hounds di Clara Bowring e altri.

Nel 1926 il Kennel Club comunicò che erano registrati un numero sufficiente di Levrieri Afghani che garantiva una classifica separata in gara e la concessione di certificati di challenge (gara sportiva che assegna periodicamente un certo titolo o trofeo detto anch’esso challenge). Questa decisione avvenne 12 mesi dopo l’arrivo dei Ghazni (1925) e si basò principalmente sugli sforzi dei primi allevatori pionieri. Si suppone che l’arrivo di molti Levrieri Afghani in UK, dell’allevamento Ghazni abbia rafforzato le ragioni per il riconoscimento della razza.

L’allevamento Ghazni fu attivo nei primi anni del 1930 e dopo gli Amps si ritirarono dall’allevamento e dalle esibizioni.

L'eredità dei Ghazni è sorprendentemente duratura. Due allevamenti d'oltremare (Van de Orange Manege / Paesi Bassi e Von Katwiga / Germania) sono nati praticamente esclusivamente sulla discendenza Ghazni per circa 80 anni e hanno preservato, per quanto geneticamente possibile, l'eredità dei Ghazni fino ai giorni nostri.


Ch Sirdar Of Ghazni


L’INTERVISTA

Nel 1970, Bill Hall (Scrittore, autore di “The Afghan Hound: Conversations with the Breed's Pioneers”)  incontrò il Maggiore Amps per un’intervista per parlare delle sue prime importazioni di Levrieri Afghani. Nell’ introduzione alla intervista, Bill Hall, scrive:

…..

Tutti gli appassionati di cani, se veramente interessati alla propria razza, devono trarre piacere dal risalire alla sua evoluzione, e se ambiscono a giudicare ad alto livello, devono conoscere i motivi fondamentali della sua particolare costruzione ecc.

Tornare indietro nella storia antica di una razza come questa è ancora più interessante quando ha background intricato e ci sono poche razze al giorno d'oggi con una storia più affascinante di quella che occupa costantemente il centro della scena alle esposizioni cinofile….


Pat Amps, la moglie Mary era defunta, fu proprietario nella metà degli anni venti, del famoso allevamento Ghazni, che fu fondato dapprima nel paese natale della razza e successivamente in UK. Al loro ritorno in Patria nel 1925, i coniugi Amps, avevano sette Levrieri Afghani importati, due maschi e cinque femmine.

Prima dei cani da lui importati, ad eccezione di Zardin che non ha lasciato discendenti, tutti i Levrieri Afghani provenienti dalle zone native, avevano uno scarso mantello e meno angolati posteriormente, ed erano e sono indicati come “Bell-Murray”, chiamati così in onore dell’ufficiale e della sua famiglia che hanno portato questi cani detti del “Tipo di pianura”; anche se di grande eleganza, non avevano il fascino dei cani che furono importati successivamente.

Nell’intervista il Maggiore Amps, afferma  che non considerava il Levriero Afghano adatto ad una città ma, non si aspettava che il Levriero Afghano potesse accettare un addestramento uguale a quello di un cane da caccia.

La risposta ad una domanda per provare a stabilire la verità o meno circa i tanti racconti sull’antichità della razza, è stata deludente in quanto i viaggi in Afghanistan all’epoca, per questioni di sicurezza, erano severamente limitati. Gli Amps, tuttavia, avevano un caro amico, un archeologo francese che stava conducendo ricerche per il governo afghano ed era quindi autorizzato a viaggiare e che ha raccontato direttamente a loro dei disegni rupestri nelle grotte di Balkh che raffiguravano cani molto simili al Levriero Afghano, con meno mantello dei cani attuali. Respinse completamente il collegamento fra Levrieri Afghani e Saluki, dicendo che erano totalmente diversi anche nel carattere, essendo il Levriero Afghano un cane estroverso e molto più robusto.

Rispondendo alla domanda sul comportamento dei proprietari afghani nei confronti dei loro cani, ha detto che sebbene rispettato come cane, a differenza cane Pariah (cani che vivono randagi, allo stato semi selvatico), il suo valore era esclusivamente nella sua capacità di cacciare. Il mantello non era curato e quando si arruffava anche tanto da toccare il suolo, impedendone il movimento, veniva totalmente tagliato. Ha sottolineato che queste osservazioni si basavano interamente sul contatto con i cacciatori. Per i cani che venivano allevati sulle colline, inaccessibili a quel tempo per gli inglesi, le condizioni potevano essere diverse. Apparentemente la razza è stata mantenuta pura semplicemente perché si è evoluta in quella regione e grazie alle sue caratteristiche si è adattata meglio alla sua finalità di cacciatore.

Rispondendo circa i Levrieri Afghani “Bell-Murray”, come fece sua moglie Mary Amps negli scritti di molti anni prima,  disse che non essendoci “pianure” in Afghanistan quei cani non erano degni del nome di  Levriero Afghano e quindi quel tipo non poteva esistere come Levriero Afghano ma, potrebbe derivare da un incrocio con altri cani che cacciavano a vista provenienti dalle zone di pianura di paesi confinanti.

La dieta che aveva il Levriero Afghano in terra d’origine (l’intervistatore pensava ad una storia riportata da uno scrittore circa l’uso di datteri dati come cibo, in abbondanza), disse il Maggiore, era la “fame”; i cacciatori credevano che un Levriero Afghano affamato fosse più motivato a cacciare. Venivano lasciati liberi di vagare la notte dove trovavano da mangiare negli accampamenti vicini, confermando la nota essenza del Levriero Afghano: quella di ladro incallito.

Per quanto riguarda la caccia, continua Amps, lo scopo principale della razza, viene effettuata con due cani, indifferente il sesso, in combinata con un falco che viene addestrato semplicemente ad avvistare la preda e che librandosi sopra ad essa ha lo scopo di rallentare la corsa della preda che diversamente sarebbe troppo veloce per qualsiasi cane. I falchi sono addestrati in questo modo per potersi cibare della preda.

L’intervistatore, in considerazione di svariati dibattiti sulle riviste dei club di razza, interessato ad avere informazioni sui colori dei primi Levrieri Afghani, in particolare circa i Brindle, e sul fatto che i coniugi Amps non menzionarono mai questo colore, pose la domanda ed il Maggiore sottolineò che i cani erano inevitabilmente sporchi e quindi quel tipo di colore era difficile da identificare, ma era sicuro di avere visto i Brindles nel ceppo Ghazni.

Interrogato sulle importazioni dei nativi Ghazni, il Maggiore ricorda che Ch Sirdar Of  Ghazni, il cane su cui si basa l’attuale standard di razza, era eccezionalmente piccolo ma di superba struttura, con carattere e spettacolare. Circa Khan Of Ghazni, menzionato da tutti gli scrittori dai tempi di Clifford Hubbard (autore inglese di libri di cinofilia fin dagli anni 40) per aver ucciso due ed anche tre leopardi nel suo Paese natale, secondo il suo proprietario non ne ha visto nemmeno uno.

L’ossessione del mantello. In conclusione l’incontro non ha dimostrato o negato grandi teorie, pur tenendo conto di alcune alterazioni, come dare, ad esempio, piena libertà al Levriero Afghano in Inghilterra, paese sovrasviluppato e sovrappopolato, che sarebbe una situazione molto diversa dal lasciarlo libero nelle vaste e desolate catene montuose dell’Afghanistan. Incontri di discussione, come questo, sono utili per evitare che gli allevatori perdano di vista lo scopo originario della razza. Tutti gli attuali allevatori con la loro ossessione per il mantello, hanno perso molto dell’eleganza e del profilo di bellezza di questa antica razza  (e siamo nel 1970!).


SEQUENZA DI ARRIVO DEI LEVRIERI AFGANI NEL MONDO 1882-1938

con link annessi per visualizzare articoli originali in inglese.

1882

dall'Afghanistan all'Inghilterra

T R Tufnell http://www.afghanhoundtimes.com/tufnell.htm

1903

dall'Afghanistan all'Inghilterra

Zardin http://www.afghanhoundtimes.com/zardin.htm

1921

dall'Afghanistan alla Scozia

Bell Murray http://www.afghanhoundtimes.com/bmgal1.htm

1921

Dalla Scozia all'Inghilterra

Bell Murray and Cove and Kaf

http://www.afghanhoundtimes.com/bmgal3.htm

http://www.afghanhoundtimes.com/denyer.htm


1923

Dall'India all'Inghilterra

Mariott/Lakki Marwat and Larkbeare

http://www.afghanhoundtimes.com/marrioxx.htm

http://www.afghanhoundtimes.com/larkbear.htm

1924

Scotland to Ireland

Bell Murray

http://www.afghanhoundtimes.com/bhire.htm

1925

dall'Afghanistan all'Inghilterra

Ghazni

http://www.afghanhoundtimes.com/ampsboth.htm

1925

dall'Afghanistan alla Francia

Afg (1925)

http://www.afghanhoundtimes.com/bhfrance.htm

1926

Dall'India all'Inghilterra

Shahzada and Afroz

http://www.afghanhoundtimes.com/early.htm

1926

Dalla Scozia agli USA

Bell Murray

http://www.afghanhoundtimes.com/bmgal9.htm

1927

Dalla Scozia all' Irlanda

Bell Murray-Enriallic

http://www.afghanhoundtimes.com/enrial.htm

1927

Dall'Inghilterra/Scozia all'Olanda

Barukhzy and Liang Tsjeoe and Vdom

http://www.afghanhoundtimes.com/barukhzy.htm

http://www.afghanhoundtimes.com/liang.htm

http://www.afghanhoundtimes.com/bhhollan.htm

1928

Dalla Scozia (Via USA) al Perù

Bell Murray

http://www.afghanhoundtimes.com/bhperu.htm

1929

Dall'India agli USA

Jamshedpur

http://www.afghanhoundtimes.com/fatken.htm

1931

Dall'Inghilterra agli USA

Ghazni via Zeppo Marx

http://www.afghanhoundtimes.com/zeppo.htm

1939

Dall'Inghilterra alla Germania e Belgio

Germany

http://www.afghanhoundtimes.com/bhgerman.htm

1934

Dall'Afghanistan agli USA

Laurence Peters

http://www.afghanhoundtimes.com/peters.htm

1935

Dall'Inghilterra/Irlanda alla Francia

Eng/Ire (1935)

http://www.afghanhoundtimes.com/bhfrance.htm

1935

Dall'Irlanda alla Svizzera

Enriallic

http://www.afghanhoundtimes.com/bhswiss.htm


Antiche descrizioni, illustrazioni e fotografie, sono poco affidabili circa il Levriero Afghano nel paese d’origine. I primi scritti sono stati effettuati da autori che non sono mai stati in Afghanistan o in India e che non avevano mai visto un Levriero Afghano; essi si sono affidati a terzi per le descrizioni e le illustrazioni. Uno dei primi autori affidabili fu Clifford L.Hubbard (Scrittore di libri di cinofilia), che ha cercato un’illustrazione che assomigliasse ad un antico Levriero Afghano.


ORIGINI NATIVE E XX / XXI SECOLO

Le origini rintracciabili del moderno Levriero Afghano occidentalizzato iniziano con i cani nativi importati nel Regno Unito negli anni '20 (e alcune importazioni aggiuntive più tardi negli anni '30 e poche altre nei decenni successivi) dall'Afghanistan e dall'India. Scrittori all'inizio del XX secolo spesso si riferivano a razze tipo Levriero Afghano come hounds (cani da caccia) orientali o persiani, http://www.afghanhoundtimes.com/persian.htm (un nome che in seguito divenne sinonimo di Saluki o Gazelle Hound). 

Ci sono oggi un'ampia varietà di nomi dati a cani nativi del tipo di quelli che esistono in Afghanistan, Pakistan, Uzbekistan / Russia e anche come - Tazi, Taigan, Kalagh ecc. C'è anche molto interesse ed entusiasmo che si riscontra sui social  in gruppi specializzati per questi cani nativi. Sono chiare le somiglianze tra alcuni di questi cani nativi e il Levriero Afghano occidentalizzato, ma la storia del pedigree del Levriero Afghano occidentalizzato è stata documentata per oltre un secolo, mentre le razze autoctone generalmente mancano di documentazione formale o di dettagli della storia dell'allevamento. Sembra probabile che ci sia qualche ascendenza comune tra i Levrieri Afghani occidentalizzati ed alcune di queste razze autoctone; tuttavia, molti di questi cani nativi mostrano attributi o caratteristiche insolite come il tipo di mantello, la conformazione fisica, le proporzioni, gli anomali colori del mantello e le marcature non rinvenute o documentate nei Levrieri Afghani occidentalizzati. 

Quanto suddetto, suggerisce l'incrocio tra cani nativi, ma questo non è avvenuto per il Levriero Afghano occidentalizzato negli ultimi 100 anni!


...continua....