3.Coursing in Italia: GLI ANNI ‘90 RICORDI E RIFLESSIONI DI 10 ANNI DI CORSE

Quando mi e’ stato richiesto di fare un articolo sulle corse dei Levrieri Afgani per il libro che deve onorare il trentennale dell’ AIALA, sono rimasto sorpreso ma nello stesso tempo, lusingato in quanto penso di poter essere un testimone privilegiato per gli anni che vanno dalla metà del 1980, e quindi inizi ’90, fino ai giorni d’oggi.

di Massimo Bottura

Tratto dal Libro: A.I.A.L.A. 30anni di storia

Quello che voglio raccontare e’ la storia delle corse ma, soprattutto delle persone e dei loro cani; persone che con  idee,  coraggio e abnegazione hanno costruito una pagina epica .

Dovete sapere che fino al 1996 non esistevano ne regolamenti  ne Giudici ne titoli per corse e coursing in Italia; quello che e’ il mondo oggi delle corse con i nostri levrieri fino a quella data non esisteva, o meglio esisteva ma………..eccovi la storia.

Da tempo, e sto parlando della fine degli anni 80,si erano formati gruppi di appassionati levrieristi che in modo molto artigianale organizzavano sedute amicali di corse.

Alcuni cercando di fare racing altri coursing ; non vi era comunque ne una strategia comune ne una organizzazione dietro a tutto questo: ci si telefonava e trovato un campo disponibile con i requisiti di sicurezza, “via tutti a far correre i nostri amati.”

I club di razza ancora giovani e con persone con poca o addirittura senza alcuna esperienze sul campo, vedevano queste discipline come qualche cosa di troppo “complicato” e difficile da gestire  e organizzare. Anche gli Allevatori in Italia vedevano con diffidenza, a quei tempi, tutto questo movimento e solo in pochi credevano a una vera possibilità che si potesse arrivare a delle prove in cui valutare l’aspetto funzionale delle razze ed avere delle risposte in titoli di campionato, così come ci sono oggi.

Questa doverosa introduzione, e’ per spiegare che non e’ stato facile fare recepire queste discipline , anzi sono stati anni difficili dove i pochi che praticavano si sono accollati fatiche e  responsabilità grandi e che solo la passione  e la consapevolezza di quello che si stava facendo sono stati il motore unico di tutto questo lavoro.

Non vi sono stati riconoscimenti e medaglie per queste persone ed e’ per questo motivo che ho il piacere e l’onore qui di rammentarle.

In quegli anni avevo quattro borzoi e dove abitavo avevo costruito un grande recinto dove facevamo correre liberamente i miei cani, il famoso campo Lubim.

La notizia di questo “campo recintato” si diffuse presto e se all’inizio cominciarono a frequentarlo persone vicino a Ravenna la voce cominciò a correre e così sempre più levrieristi  mi chiamavano per il piacere di provare a vedere sgambettare il loro levriero dietro ad uno zimbello.

E’ cosi che ho conosciuto uno dei personaggi che più di  tanti  ha contribuito  alla diffusione delle corse, e all’affermazione in queste del Levriero Afgano : Luca Bonaventura Fiume.

Luca e’ stato” IL” vero appassionato della sua razza e delle corse, una persona che oltre  a presentare alle manifestazione i suoi cani,  ha contribuito attivamente alla realizzazione sia attraverso  idee che con il lavoro di organizzatore a far conoscere  e apprezzare queste discipline e a creare proseliti.

Per anni i suoi Levrieri Afgani Asch of Milan e poi Jestak’s Flopping Pumpikin sono stati presenti in tutte le manifestazioni sia in Italia che all’estero e tutti l’hanno conosciuto per la sua umiltà e la sua passione. Con Lui abbiamo lavorato per anni insieme finché un grave malattia polmonare non l’ha costretto a disertare le corse e il mondo della cinofilia

Oltre al Campo Lubim in Romagna, altri club di appassionati si formarono a macchia di leopardo un po’ in tutta Italia, : i Levrieristi Liguri con i coniugi Durando e Rossi come punti di riferimento, La STCL in Veneto con i coniugi Toldo, Il Baraka Club con Forsoni e Tassi, Il  Gruppo di Lavoro Corse Levrieri a Firenze con Mattoni, Linari e Rocchi,  la SACL a Roma con la Orsi e Cinagli, il GPL a Milano con A. Anselmi Queste realtà di tipo associativo nate in maniera spontanea  hanno permesso la diffusione e l’attività sportiva dei nostri levrieri.

In seguito molte sono sparite mentre le altre dopo che i Club di razza hanno modificato gli statuti sono entrate a fare parte attiva come sezioni di lavoro.

 Tornando ai nostri amati Levrieri Afgani e ai loro proprietari, in quegli anni , diverse persone  quindi,cominciarono a frequentare  le corse anche all’estero,trasferendo le loro esperienze agli altri proprietari.

Sto parlando di Enrico Faraglia con Sheba, Shirab (licenze prese negli anni ’80), poi con Taziban’s Furi e Adjiani Souad Najib, Lia Masotti che con ShinaWatra e MenelekMihrag e’stata tra i primi, negli anni ’90, a prendere una licenza di racing e a frequentare le corse all’estero, di Patrizia Miazzon  con il suo Levriero Afgano bianco Cowboy Nicolas the Best , di E.Coppini con Zaccaria (trovato legato ad un palo in un autogrill di una autostrada), R. Dal Maso con Kouros Eyes Shadows, Fernando Valente con Mizarracing e Saida al Djazair ( Fernando oltre che proprietario e’ stato un altro componente del club che ha contribuito a promuovere e organizzare il Levriero afgano sportivo), Patrizia Bottura con Ladyorangpeel (anche Patrizia e’ stata una importante organizzatrice e responsabile del settore corse e cousing del club), M. Bergino con Karjamawar del Gran Pamir, T. Gori con Akimanaksel. Alcuni di loro si inserirono nell ‘AIALA e cominciarono a lavorare al progetto” corse e coursing”  coadiuvate dagli allora Consiglieri: i coniugi Durando.

Una levrierista conosciuta ai più è Paola Visintini. Paola ed il suo  Levriero Afgano Deneb Velocity l’ho conosciuta in una bellissima giornata invernale a Sant Moritz . Sul lago ghiacciato tutti gli anni organizzavano un racing sulla neve dove arrivavano cani da tutta Europa e li erano presenti sia Lei che Luca Fiume. Da allora nacque un’ amicizia e una collaborazione che per anni ha fatto si che Paola fosse una figura sempre presente con i suoi cani insieme ai miei Borzoi e successivamente, assieme ai miei Whippet.  Ha collaborando per anni con Lorella Sopetto  (Allevamento Antares)   portando i suoi innumerevoli soggetti a calcare i campi di tutta Europa. Allevati da Lorella vorrei ricordarne alcuni:Fornoblonsidol, Elaruzlilit, Bladeranner, TrulymagdlyDeeplydeneb , mentre di proprieta’ della Sopetto ma dell’allevamento del Gran Pamir le femmina  El Aruz I As Man

Altre figure importanti per la razza in quegli anni sono i coniugi Durando che con Become a Queen , Antares, Wega sono stati tra i primi in assoluto a frequentare le corse all’estero.  Maria Teresa e Luigi in seguito sono diventati tra i primi Giudici di corse e coursing, hanno fatto parte di diversi comitati tecnici in Enci e sono stati tra i realizzatori dei regolamenti odierni.

Per ultima, ma non ultima, vorrei ricordare una figura a me molto cara: Maria Cristina Leonardi.

Maria Cristina ha cominciato a frequentare il Campo Lubim con il suo Levriero Afgano di nome Monet-B (JJ) insieme a mia sorella Patrizia, tanti anni fa e da allora è stata una figura di riferimento per il mondo dei Levrieri Afgani e non solo; oggi e’ Consigliere dell’ Associazione e da 10 anni è impegnata nell’organizzazione di uno degli appuntamenti più importanti in Europa che è il Raduno di Razza di Primavera e del Coursing Internazionale che si svolgono, ogni anno, il fine settimana del I maggio  sul lago di Garda. Grazie alla passione per la razza e le corse e alla sua spiccata personalità è stata un traino per tutto l’ambiente organizzando per i club incontri e  stage di formazione per fare conoscere e valorizzare il Levriero Afgano.

Il Bagnolini con Amadeus, il primo ad avere ottenuto il titolo di Campione Italiano di Coursing in Italia, la A. Maragliano con AfsarHuday Mister Bad del Gran Pamir, il R. Oliviero con Camilla e Morositas, e tanti altri ancora sono stati i grandi protagonisti di quegli anni pionieristici per la promozione delle corse con il Levriero Afgano.

Se oggi possiamo guardare con orgoglio all’ incredibile popolarità e diffusione di queste discipline anche in Italia  lo dobbiamo soprattutto a Loro che con tenacia e passione hanno contribuito in maniera sostanziale alla realizzazione di un grande progetto.